Il Tribunale di Trapani ha condannato l’uomo che, il 14 luglio 2018 a Custonaci, in provincia di Trapani, ha gettato in mare il suo cane legandolo advert un grosso sasso per poi allontanarsi. Mia, questo è il nome della coraggiosa cagnolina, incredibilmente riuscita a salvarsi grazie ai tanti bagnanti che si sono impegnati a salvarla ed è stata poi adottata e ha iniziato una nuova vita. L’Autorità nazionale per la protezione degli animali si period costituita parte civile attraverso l’avvocato Enpa, Claudia Ricci e l’avvocato Giuseppe Inzerillo, referente della Rete Legale Enpa per Trapani.
«Per Mia c’è stato un lieto effective ed è riuscita a salvarsi ma troppi sono gli animali vittime di maltrattamenti e uccisioni che non sono stati così fortunati. Ebbene la sentenza del Tribunale di Trapani anche se chi compie gesti così disumani, orribili e codardi merita pene ancora più extreme. Si tratta di un uomo che ha legato il suo cane advert una corda assicurata advert un grosso sasso per abbandonare ed uccidere l’animale e che, non riuscendoci, si accorge che il cane stava annaspando in acqua, non potendo più risalire gli scogli a causa del sasso adagiato sul fondo, ha voltato le spalle e si è allontanato” ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa e aggiunge: “Continueremo attraverso il nostro ufficio legale a chiedere giustizia per ogni animale maltrattato e ucciso affinché il può passare una volta per tutte il messaggio che chi maltratta e uccide gli animali deve rispondere di un crimine davanti alla legge! A maggior ragione in un periodo come questo dove l’abbandono dei cuccioli e degli adulti di cani e gatti sta raggiungendo livelli allarmanti! ».