Leone Turrini
Benedetta Benedetta! Quelle lacrime di rabbia a Tokyo, dove l’emozione olimpica ha fatto un brutto scherzo alla ragazza di Taranto, si sono trasformate in un grido di gioia per il trionfo del campione del mondo nei 100 rana. Da Federica Pellegrini a lei, Benedetta Pilato, è come se un filo sottile legasse il meglio dell’Italia alle donne, scivolando con leggerezza infinita sull’acqua, che goccia dopo goccia scava inesorabilmente la roccia del pregiudizio.
Ma c’è di più. Una cosa straordinaria è accaduta ieri nella stessa piscina di Budapest. Nella storia dello sport azzurro solo un italiano aveva stabilito un document mondiale nel nuoto. Si chiamava Giorgio Lamberti, si dedicava ai 200 stile libero e parliamo del secolo scorso, del Novecento.
Quello che non è mai stato possibile per persone come il mio amico Gregorio Paltrinieri, Magnini, Rosolino e Fioravanti, è stato invece realizzato da un figlio del nuovo millennio. Thomas Ceccon è nato nel 2001. Gli orrendi eventi dell’11 settembre erano alle porte, il mondo stava per cambiare e infatti è cambiato in peggio, come tutti sappiamo nel nostro malinconico presente.
Ceccon ha stabilito il primato planetario nei 100 dorso. Ha letteralmente appoggiato le spalle alla superficie liquida ea chi conosce un po’ la storia dello sport, questo italiano postmoderno ha fatto venire in mente… un tappo.
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