Doriano Rabotti
L’inverno del nostro malcontento potrebbe diventare l’property del salto culturale.
Questo 2022 è speciale per gli appassionati di sport: la mossa del mondiale di calcio di novembre ha creato per certi versi un baratro emotivo nel calendario, reso ancora più profondo dalla mancata qualificazione degli Azzurri per il Qatar. Dal momento che non ci sono Europei o Olimpiadi come l’anno scorso, altri sport rimangono nell’agenda dei tifosi. Quelle che esistono ogni anno, come la System 1 e il mondiale. E quelli che un anno fa sono saliti sul palco con i fuochi d’artificio: in attesa dei Mondiali di atletica di Eugenio tra poche settimane, i magnifici nuotatori azzurri hanno pensato subito a colmare il vuoto, portandoci nel futuro oltre Pellegrini. E gli assi della scherma hanno appena concluso un file europeo, dimostrando che Tokyo con le sue delusioni period solo una parentesi che il nostro sistema di piattaforme è riuscito a chiudere subito. Il tennis ci sta regalando forti emozioni e se gli azzurri del calcio italiano sono in vacanza oggi e lo saranno anche a novembre, Matteo Berrettini torna a Wimbledon con due vittorie alle spalle.
Senza buttarlo nella retorica, è però importante capire che gli sforzi di questi ragazzi meritano sempre attenzione, non solo quando si apre un vuoto nei palinsesti per la voce ‘calcio’.
Quando lo capiremo, saremo un paese migliore.